Appuntamento
prestigioso, quello tenutosi all’Aurum di Pescara in data martedì 18 dicembre,
in cui si è potuto assistere alla premiazione delle eccellenze abruzzesi 2012.
A presiedere la manifestazione, il presidente del consiglio regionale d’Abruzzo
Nazario Pagano, affiancato dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e da
Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara. Sarebbe dovuto essere
presente anche il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, chiamato,
però, per impegni amministrativi a Roma. Questi riconoscimenti, certamente,
daranno alla nostra regione un posto di maggior rilievo culturale nel panorama
nazionale.
Premio europeo, costituito
da una targa ed un piatto in ceramica realizzato a Castelli a Daniele Kihlgren,
imprenditore italo – svedese, meritevole di aver investito tutto il suo
patrimonio nel recupero di Santo Stefano di Sessanio, comune dell’aquilano,
trasformandolo in un albergo diffuso. Passo indietro di cento anni nella storia
quello che si vive alla visita della borgata, ottimo rifugio dal caos e
patrimonio di elevato valore artistico, progetto che sta trainando da solo la
ripresa economica del centro dal terremoto catastrofico che ha coinvolto tutta
la provincia dell’Aquila e dintorni.
Giuseppe Ranalli,
invece, presidente del gruppo teramano Tecnomatic, ha ritirato il premio per la
sua industria, azienda di componenti per auto ecologiche che, puntando
sull’innovazione, ha sviluppato tecnologie ad hoc per il motore elettrico, da
cui sono attratte molte case automobilistiche, al fine di fronteggiare la crisi
economica nazionale ed internazionale. Tra i progetti della società, si vantano
collaborazioni con la Gm, Chrysler e Ferrari, di cui la Tecnomatic è tra i
fornitori di componenti.
A Niko Romito è andato
il premio per la sua cucina, sviluppata e ottimizzata dopo varie avventure,
come ha raccontato lo stesso. Avvalendosi della spinta della sorella, lo chef,
partito dal “Reale” di Rivisondoli con la conquista delle due stelle Michelin, è diventato uno dei testimonial più efficaci
di tutto l’Abruzzo, autodidatta e celebrato da importanti guide gastronomiche
del Paese, nonchè gestore dell’attività in un convento cinquecentesco
ristrutturato a Casadonna, nei pressi di Castel di Sangro, prestigiosa location
valorizzata dalla sublime cucina di Romito.
Il vino più buono
d’Italia è stato riconosciuto da importanti degustatori, tra cui Luca Gardini e
Andrea Grignaffini, nel Trebbiano D’Abruzzo 2007 dell’azienda Valentini. A
ritirare il premio è il presidente Francesco Paolo Valentini, felice per aver
forse un po’ acceso l’attenzione sul trebbiano e sulla zona di produzione. In
cima alla top list dei 50 migliori vini del Belpaese, il Trebbiano è un vino
bianco, con cui Valentini, unendo passione ad amore per la sua terra, ha
raggiunto quella classifica che, solitamente, è riservata ai vini rossi.
Ad accompagnare tutta
la celebrazione, rendendola un momento ancor più colto e celebrativo, ci hanno
pensato i maestri Luca Lucini e Mario Stefano Pietrodarchi, i quali, attraverso
un’esibizione musicale, hanno reso il tema del pomeriggio ancor più profondo. I
brani eseguiti dai due strumenti melodici, il bandoneon per Pietrodarchi,
simile ad una fisarmonica e la chitarra classica per Lucini, vertono su temi spagnoli
e argentini del tango e flamenco, soprattutto ripercorsi con musiche di Ramirez
e Piazzola dagli strumenti dei due musicisti. In particolare, la chitarra di
Lucini, vincitore di svariati concorsi, è stata costruita da un liutaio
portoghese (cit. Mo Luca Lucini). Esibitosi anche in mondovisione da Betlemme
per la messa di Natale, in diretta sulla Rai, Pietrodarchi, dopo aver vinto
molteplici concorsi nazionali ed internazionali, ha sviluppato una musicalità
raffinata e brillante, lavorando anche con Andrea Bocelli, tra gli altri.