sabato 22 dicembre 2012

Il valore dell'eccellenza.............l'Abruzzo che non si arrende



Appuntamento prestigioso, quello tenutosi all’Aurum di Pescara in data martedì 18 dicembre, in cui si è potuto assistere alla premiazione delle eccellenze abruzzesi 2012. A presiedere la manifestazione, il presidente del consiglio regionale d’Abruzzo Nazario Pagano, affiancato dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e da Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara. Sarebbe dovuto essere presente anche il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, chiamato, però, per impegni amministrativi a Roma. Questi riconoscimenti, certamente, daranno alla nostra regione un posto di maggior rilievo culturale nel panorama nazionale.

Premio europeo, costituito da una targa ed un piatto in ceramica realizzato a Castelli a Daniele Kihlgren, imprenditore italo – svedese, meritevole di aver investito tutto il suo patrimonio nel recupero di Santo Stefano di Sessanio, comune dell’aquilano, trasformandolo in un albergo diffuso. Passo indietro di cento anni nella storia quello che si vive alla visita della borgata, ottimo rifugio dal caos e patrimonio di elevato valore artistico, progetto che sta trainando da solo la ripresa economica del centro dal terremoto catastrofico che ha coinvolto tutta la provincia dell’Aquila e dintorni.
Giuseppe Ranalli, invece, presidente del gruppo teramano Tecnomatic, ha ritirato il premio per la sua industria, azienda di componenti per auto ecologiche che, puntando sull’innovazione, ha sviluppato tecnologie ad hoc per il motore elettrico, da cui sono attratte molte case automobilistiche, al fine di fronteggiare la crisi economica nazionale ed internazionale. Tra i progetti della società, si vantano collaborazioni con la Gm, Chrysler e Ferrari, di cui la Tecnomatic è tra i fornitori di componenti.
A Niko Romito è andato il premio per la sua cucina, sviluppata e ottimizzata dopo varie avventure, come ha raccontato lo stesso. Avvalendosi della spinta della sorella, lo chef, partito dal “Reale” di Rivisondoli con la conquista delle due stelle Michelin, è diventato uno dei testimonial più efficaci di tutto l’Abruzzo, autodidatta e celebrato da importanti guide gastronomiche del Paese, nonchè gestore dell’attività in un convento cinquecentesco ristrutturato a Casadonna, nei pressi di Castel di Sangro, prestigiosa location valorizzata dalla sublime cucina di Romito.
Il vino più buono d’Italia è stato riconosciuto da importanti degustatori, tra cui Luca Gardini e Andrea Grignaffini, nel Trebbiano D’Abruzzo 2007 dell’azienda Valentini. A ritirare il premio è il presidente Francesco Paolo Valentini, felice per aver forse un po’ acceso l’attenzione sul trebbiano e sulla zona di produzione. In cima alla top list dei 50 migliori vini del Belpaese, il Trebbiano è un vino bianco, con cui Valentini, unendo passione ad amore per la sua terra, ha raggiunto quella classifica che, solitamente, è riservata ai vini rossi.

Ad accompagnare tutta la celebrazione, rendendola un momento ancor più colto e celebrativo, ci hanno pensato i maestri Luca Lucini e Mario Stefano Pietrodarchi, i quali, attraverso un’esibizione musicale, hanno reso il tema del pomeriggio ancor più profondo. I brani eseguiti dai due strumenti melodici, il bandoneon per Pietrodarchi, simile ad una fisarmonica e la chitarra classica per Lucini, vertono su temi spagnoli e argentini del tango e flamenco, soprattutto ripercorsi con musiche di Ramirez e Piazzola dagli strumenti dei due musicisti. In particolare, la chitarra di Lucini, vincitore di svariati concorsi, è stata costruita da un liutaio portoghese (cit. Mo Luca Lucini). Esibitosi anche in mondovisione da Betlemme per la messa di Natale, in diretta sulla Rai, Pietrodarchi, dopo aver vinto molteplici concorsi nazionali ed internazionali, ha sviluppato una musicalità raffinata e brillante, lavorando anche con Andrea Bocelli, tra gli altri.

lunedì 22 ottobre 2012

Visita guidata e mostra in onore del Vate


Proseguono gli eventi e le celebrazioni organizzate in onore del poeta abruzzese Gabriele D'Annunzio, di cui l'anno prossimo ricorrerà il 150° anniversario dalla nascita, avvenimento che la città di Pescara e la regione Abruzzo, attendono entusiasti.
Nell'articolo che segue verranno analizzate due manifestazioni-incontro con la poetica e la persona di D'Annunzio, nato a Pescara nel 1863 e scomparso nel 1938 a Gardone Riviera. A cura dell'architetto Anita Boccuccia, durante la mattinata di sabato 13 ottobre, è stata effettuato un percorso tra le ville e i palazzi dannunziani. L'evento, teso alla valorizzazione del territorio e alla tutela del patrimonio architettonico e paesaggistico di Pescara, ha riscosso notevole interesse tra gli abitanti della provincia adriatica e non solo, tutti accorsi per assistere ad un'ulteriore celebrazione della figura del Vate, questa volta attraverso la rassegna degli edifici dedicatigli. In collaborazione con la dottoressa Raffaella Cordisco, critico d'arte e con Gabriele Odorisio, agronomo della cooperativa Val Mavone, la Boccuccia, presidente dell'associazione regionale Ville e Palazzi Dannunziani, ne ha illustrato la storia ed anche la valenza architettonica, affiancata nella descrizione anche dalla dottoressa Annarita Della Penna, direttrice dell'Aurum e assistente personale del professor Giordano Bruno Guerri, presidente della residenza bresciana di Gabriele D'Annunzio, il Vittoriale Degli Italiani.
Partiti dall'Aurum, i visitatori hanno ammirato gli edifici degli anni '20-'30 e i giardini della pineta dannunziana. Proseguendo per via Luisa D'Annunzio, si passa per il Villino Clerico e Villino Lodovico Costanzo, entrambi realizzati nel 1924, uno dall'ingegner Antonino Liberi e l'altro dall'architetto Nicola Simeone. Il primo si compone di una torretta cilindrica ed è sito in zona balneare, mentre il secondo, costruito su di un piano rialzato, è caratterizzato da un'ampia scalinata e da una fascia decorativa sul cornicione, composta di conchiglie e colonnine pensili. Degli anni '30 è il Villino Marino – Cipollone, sito in piazza Le Laudi, costruito con un terrazzo semicircolare e ornato da una fascia di piastrelle della città di Castelli, raffiguranti iris multicolori. Villino Geniola in viale Primo Vere, è stato realizzato nel 1927 da Guido Angelini con arcate di forma orientale a ferro di cavallo, manifesto di uno stile moresco, unito alle finestre a bifora e alle tralci, elementi che caratterizzano il prospetto architettonico. Del 1923 è Villa Pace, costituita da loggetta ad angolo sul lato balneare e terrazzo, a cui si arriva con la scala a chiocciola. Risalgono al 1925, invece, il Villino Perrotti-D'Ambrosio e il Villino Coen, particolareggiato, quest'ultimo, da un portico a tripla arcata su colonne e da finestre a bifora. Torretta allineata con l'edificio nel Villino Spatocco del 1924, da cui si può vedere una balaustra al suo apice. Si arriva all'anno 1929 con Villino Maria Teresa, Villino Zecca-Pistilli e Villino La Porta, passando per il Villino Giammaria del 1921, caratterizzato interamente da decorazioni floreali. Si prosegue poi fino a Villa Anna e Villino Scolozzi, entrambe costruzioni, queste, degli anni '30, differenziate per composizione, essendo la prima caratterizzata da balconcino dotato di due colonne e torretta a base quadrata, mentre il secondo da un ingresso a doppia scala e giardino all'italiana. Tra tutte le costruzioni, prevalentemente di stile dorico, spicca il capitello ionico delle colonne del Villino Nicola Costanzo – De Lucretis, realizzato dall'ingegner Antonino Liberi nel 1928.





All'interno della Sala Flaiano dell'Aurum, invece, l'ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) ha allestito la mostra Pescara, D'Annunzio e Fiume a 90 anni dal natale di sangue, che rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre. Nell'intento di ricordare con tale esposizione l'impresa di Fiume, a cui il nostro poeta prese parte durante la prima guerra mondiale, la mostra risulta essere un mezzo celebrativo per incontrare anche la sfera storico – sociale dell'autore. Oltre a manifesti ed affissioni ricalcanti le gesta delle imprese inerenti al periodo tra il 1919 e 1920, sulle pareti della sala, anche la storia delle figure chiave dei fatti a partire da quella dello stesso poeta. Arnesi e oggetti militari, invece, sono esposti nelle vetrine al centro, tra i vari abbigliamenti e articoli di giornali dell'epoca.


martedì 9 ottobre 2012

Testo Unico e Allegorie di Trascendenza in mostra all'Aurum



Nell’articolo che segue vengono prese ad esame le mostre di Fabio De Santis Scipioni e di Sara Pellegrini, allestite presso l’Aurum di Pescara. La prima, inaugurata il 27 settembre, è stata posizionata nelle sale Cascella fino al 18 ottobre, mentre l’altra in sala D'Annunzio dal 29 settembre al 27 ottobre.

Testo unico è il titolo del nuovo progetto di Fabio De Santis Scipioni, il quale intende presentare il suo nuovo ciclo pittorico, mettendo in parallelo la sua visione interiore e gli elementi della vita quotidiana, trasposti in una rassegna allucinante e spiazzante. Opere costruite con sapienza e furore in un atteggiamento intimo di scoperta del mistero e di rivelazione della verità per eccellenza, celata dietro la realtà che l’uomo vive ogni giorno. Il risultato è un racconto narrativo diligentemente costruito, schematico nella disposizione e al tempo stesso profondo nel vissuto dell’artista, immerso nel silenzio della pittura da cui sembra far trasparire una voce e una qualità enigmatica, destando interesse e curiosità in chi osserva.

Ricerche, studi e approfondimenti sono le parole chiave per identificare, invece, la mostra intitolata Allegorie di Trascendenza di Sara Pellegrini. L’autrice termolese racconta, attraverso disegni e realizzazioni, le fasi della sua maturazione e acquisizione di un’identità artistica, raggiunta dopo un lungo percorso, meditato e vissuto intensamente. Vent’anni di evoluzione raccontati in queste 90 opere, in cui si nota una compiutezza rappresentativa, perseguita gradualmente e sapientemente dall'artista, le cui opere sono state già esposte in varie gallerie di Pescara, suscitando emozioni ripetute.






Queste ed altre le mostre ospitate dalla fabbrica delle idee di Pescara, reduce dal successo ottenuto per tutti gli eventi promossi, tra cui quelli del D'Annunzio Festival, organizzati in omaggio al poeta abruzzese, di cui l'anno prossimo sarà celebrato il 150° anniversario della nascita, ricorrenza per cui, sicuramente, la direttrice dell'Aurum Annarita Della Penna e il professor Giordano Bruno Guerri, direttore del Vittoriale degli Italiani, prepareranno qualcosa di particolare, nella sua città natale.

giovedì 20 settembre 2012

NOTTURNI D'AUTORE.......................incontro con Paola Sorge



Secondo appuntamento con la rassegna letteraria del D'Annunzio International Arts Festival, tenutosi il 18 settembre presso la casa natale di Gabriele D'Annunzio a Pescara, adibita a sala conferenze e museo.
L'incontro è, questa volta, con la scrittrice romana Paola Sorge, giornalista de La Repubblica e curatrice di varie opere, la quale ha incontrato il pubblico adriatico per la presentazione del suo ultimo lavoro, Essere uomini è uno sbaglio, pubblicato recentemente e edito da Einaudi.
Il testo è una raccolta strutturale di aforismi e pensieri di Karl Kraus, scrittore e giornalista austriaco, ricordato come maestro del pensare breve. La presentazione è condotta, in termini di indagine analitica del libro, dal professor Giordano Bruno Guerri, direttore artistico del festival dedicato all'autore pescarese, nonché presidente del Vittoriale degli Italiani, residenza bresciana di Gabriele D'Annunzio, costruita sulle rive del Lago di Garda, oggi fondazione aperta al pubblico. Ad affiancare il professore nell'introduzione all'autrice del libro, anche la dottoressa Giovanna Porcaro, assessore alla cultura del comune di Pescara, la quale, dopo aver apprezzato la notevole affluenza a tutti gli eventi del capoluogo adriatico, ha ringraziato coloro i quali hanno ruotato attorno all'organizzazione delle manifestazioni, a partire da Lucio Fumo, direttore artistico dell'Ente Manifestazioni Pescaresi, oltre, naturalmente, al professor Guerri e alla dottoressa Annarita Della Penna, collaboratrice del professore, nonché direttrice dell'Aurum – fabbrica delle idee, fulcro del festival dannunziano, riconosciuto come un continuum senza sosta, visti i molteplici eventi su tutto il territorio nazionale in onore del poeta abruzzese. La Sorge introduce il suo lavoro, delineando le motivazioni che l'hanno spinta a raccogliere i pensieri dell'autore aforista austriaco, a partire dalla sua passione per la cultura otto – novecentesca, di cui D'Annunzio e Kraus sono stati pionieri. Forte delle soddisfazioni ottenute dalle sue precedenti pubblicazioni, tra cui spiccano molte raccolte sul poeta abruzzese, quali L'arte della seduzione in Gabriele D'Annunzio del 2009 e Motti Dannunziani del 2010, l'autrice si è misurata, questa volta, con la traduzione dal tedesco, uniformando i temi trattati, dalla politica alla religione, dai vizi alle virtù e dall'arte alla morale e confrontandoli con l'attualità e gli usi contemporanei, nelle varie sezioni della sua opera. Ad arricchire ancor più l'assetto culturale dell'evento, interviene il professor Guerri con la citazione di alcuni suoi aforismi raccolti nel suo libro del 2006, fuori commercio, in cui viene sottolineata anche l'idea di linguaggio per Kraus, autore amato ma anche odiato, a causa della sua ironia sulla politica. Kraus non risparmiava proprio nessuno nei suoi aforismi, tra cui anche quelli sui giornalisti, sugli psicoanalisti, oltre a quelli su Vienna, sua città, in cui ha operato, finanziando una rivista.

Nell'omaggiare il festival Dannunziano, di cui l'evento della serata ha anticipato la presentazione del comitato istituito per la celebrazione dei 150 anni dalla nascita di Gabriele D'Annunzio, organizzata per il 25 settembre presso il Comune di Pescara, viene condotto anche un confronto tra il poeta abruzzese e Kraus, assimilati per il sarcasmo su Hitler, per la totale dedizione alla parola e per una molto solida cultura delle letterature straniere. L'intento della Sorge, unica autrice della traduzione in italiano degli aforismi di Kraus, è quello di far ridere i lettori, accompagnandoli nel contatto con il più grande aforista austriaco, stimolo a ricordare anche Ennio Flaiano, aforista italiano per eccellenza, di origini pescaresi, come viene evidenziato dal moderatore del dibattito, in cui sono intervenuti anche i partecipanti con domande e curiosità sulle scelte narrative, segnalando anche il confronto con Oscar Wilde sul tema delle donne: le donne non dicono niente, ma lo dicono così bene.
Serata allietata dalla lettura degli aforismi caricaturali tradotti e raccolti nel libro, da parte dell'attrice Daniela Musini, direttrice ed interprete del recital/concerto vincitore del Premio Luce dell'Arte 2012 per il Teatro, dal titolo Una passione scarlatta, rievocazione del sodalizio e del grande amore tra D'Annunzio ed Eleonora Duse, in scena all'Aurum lo scorso 2 Agosto.

lunedì 17 settembre 2012

NOTTURNI D'AUTORE..............il professor Guerri incontra Andrea Di Consoli


Nel tardo pomeriggio di giovedì 13 settembre, il professor Giordano Bruno Guerri, curatore del D'Annunzio International Arts Festival, la cui location primaria è la sede dell'Aurum, ha presentato il primo dei due appuntamenti riservati ai Notturni d'autore, eventi di incontro culturale – letterario di elevata valenza.

Anteprima nazionale di presentazione per La collera, nuovo romanzo del letterato lucano Andrea Di Consoli. A tratti storico e politico, il libro ha come tema principale la storia del calabrese Pasquale Benassia, un superuomo della modernità, trasferitosi negli anni '70 a Torino, dove, però, rimane poco a causa di un incontro sbagliato. Il protagonista, infatti, si vede costretto a tornare in Calabria per trovarvi rifugio dalle minacce dei parenti della donna che aveva sedotto e poi tradito.
Pasquale rappresenta il moto, la ribellione creatasi tra destra e sinistra calabresi, fino ad arrivare alla decisione di emigrare, nata dalla collera e dal disprezzo per la corruzione della società. Dalle parole dello scrittore è stato possibile individuare i temi dell'opera, quali storia, politica, socialismo e nazionalismo, tutti amalgamati dal fascismo di fondo, così descritti in dettaglio tanto che sembra abbia detto già tutto del suo romanzo, senza, però, far venir meno la curiosità negli ascoltatori, incentivati, anzi, a saperne di più. La presentazione è stata gestita minuziosamente e in modo eloquente dal professor Guerri, il quale, dopo averne introdotto i temi, ha lasciato la parola alla dottoressa Abbace, direttrice della Casa Dannunziana, affiancata dall'assessore alla cultura Giovanna Porcaro, dichiaratasi entusiasta di tutte le manifestazioni artistiche della città adriatica dell'anno in corso.

Intervenuta anche l'attrice Franca Minnucci, collaboratrice di Michele Placido, la quale ha deliziato i presenti, leggendo alcune pagine del libro presentato, trovandovi anche un lato poetico, sottolineato dalla sua esperienza e professionalità vocale ed espositiva. L'evento, visto l'interesse riscontrato, testimoniato dalla numerosa affluenza, può essere considerato un successo sia per il libro e l'autore dello stesso, ma anche per la città di Pescara e per la Casa Dannunziana, in cui il 18 settembre alle ore 18.00 si terrà il secondo appuntamento dei Notturni d'autore con Paola Sorge.

mercoledì 12 settembre 2012

10.09.12 READING & SOUND.................Franco Mannella in Lego Ergo


Settimana pescarese iniziata degnamente all'insegna del coinvolgimento all'Aurum con il progetto del 2009 di Reading and sound di Franco Mannella, il quale si è esibito in un monologo letterario, durante la serata di lunedì 10 settembre. Forte della sua preparazione e dei successi riscontrati nei precedenti lavori, l'attore romano, affiancato dalle collaborazioni musicali di Oberdan Fratini e quelle audio – visive di Cristiano Milasi, ha intrapreso un appassionante viaggio nella letteratura francese, interpretandone le opere allo scopo di avvicinarvi gli spettatori, accorsi in considerevole numero all'evento. Un momento rievocativo della letteratura parigina, che per mezzo dell'accostamento di lettura e musica, ha reso la narrazione più fluida e accessibile.
Il desiderio di cimentarsi in questo lavoro è nato dalla passione dei tre fautori dello spettacolo per il
docente francese Daniel Pennac e in particolare per il suo libro Come un romanzo.
Dopo averne estratto alcuni passaggi caratterizzanti, il lavoro dell'associazione culturale Mal D'Estro, fondata nel 2010 da Mannella, è stato quello di collegare tutti i temi, interpretandoli anche con la gestualità e facendone scaturire un percorso narrativo compiuto, una sorta di opera di collage letterario.



Intimità, stupore, arte e viaggio sono i temi principali che hanno dato vita all'indagine condotta sull'orizzonte della lettura, da cui è emersa anche una conseguente analisi sull'uso e sulla funzione del libro, temi uniti a quello del piacere.




Il pubblico, entusiasta e soddisfatto per l'opera dell'attore, ha potuto assistere a dialoghi a due voci nello stesso momento scenico, differenziati dalla professionalità dell'attore, il quale è riuscito a costruire un vero e proprio show, facendo uso solo della dialettica, spigliata e scandita in tutte le varianti vocaliche, a partire da quella narrante del libro, a cui si accosta la tematica riflessiva. Sketch colloquiali e intensi momenti drammatici si sono uniti a momenti di spiccata comicità, attraverso toni variabili e sonorità delicate, da cui è giunta una notevole emozione, trasmessa ai presenti in chiave evocativa e celebrativa.

La lettura dovrebbe essere considerata un dono e viene definita un modo di essere e di agire che deve partire dalla volontà di trovare il tempo di leggere, per cui andrebbe rivalorizzata perché stimolo all'apprendimento, così come ha cercato di impartire ai suoi studenti l'autore francese.
La serata, quindi, può essere considerata un bel trascorso emotivo, dalla fruizione della parola scritta all'espansione della stessa, attraverso la lettura interpretativa di un bravo professionista della costruzione scenico – teatrale, abile nel padroneggiare il palco.


lunedì 10 settembre 2012

D'ANNUNZIO FESTIVAL.............L'omaggio di Michele Placido a Gabriele D'Annunzio



In occasione della serata conclusiva della sezione – spettacoli del D'Annunzio Festival, tenutasi sabato 8 Settembre, il pubblico pescarese ha potuto assistere al recital musico – teatrale dal titolo Notte di Luna Calante, con la straordinaria partecipazione del maestro Michele Placido, icona del mondo cultura – spettacolo, e di Franca Minnucci, attrice e studiosa dannunziana. Un appuntamento di grande spessore per il territorio abruzzese che, grazie alle celebri presenze e al tema della serata, ha raccolto un vasto afflusso di pubblico, adulti e giovani, proprio a testimonianza dell'elevata valenza culturale dell'evento stesso.









I due ospiti hanno omaggiato, attraverso la riproposizione di alcune lettere in cui spicca una dialettica strabiliante e un trasporto considerevole, una delle storie d'amore più belle del ventesimo secolo, quella tra Gabriele D'Annunzio ed Eleonora Duse, donna che, probabilmente, il poeta amò di più in assoluto. Un'intesa artistica scattata sin dal loro primo incontro del 1894 e densa di una forte passione incontrastabile, senza misura. Tra i temi affrontati, oltre a quello costante dell'amore e della passione, anche quello del silenzio, dell'esaltazione della città di Venezia, in cui avvenne il primo incontro tra i due amanti, del lutto e del tempo della fede e dell'anima.
Negli intermezzi tra le varie lettere proposte, tutte ancora inedite, anche alcuni componimenti e racconti poetici che decantano la complessità del rapporto amoroso e passionale tra D'Annunzio e la Duse, terminato solo con la morte dell'attrice. Tra questi spicca La sera fiesolana, carico di emotività e sentimento, a cui va ad unirsi il canto corale predisposto dalla minuziosa organizzazione. Data la grande soddisfazione e la conseguente richiesta di un bis, Placido decide di chiudere il tutto con un omaggio a un poeta che piaceva molto al nostro D'Annunzio, Guido Gozzano, attraversato in Le golose, una poesia dal tono quasi comico e divertente, condotto sempre sul filo dell'innamoramento.


Lo spettacolo, musicato dal piano di Paolo Di Sabatino e dalla fisarmonica dell'abruzzese Davide Cavuti, da tempo collaboratore di Placido e della Minnucci, autore delle musiche in cui inserisce anche un omaggio a Massimo Troisi, può essere considerato un incontro letterario per la promozione dell'autore pescarese, per cui la struttura dell'Aurum, diretta dalla dottoressa Annarita Della Penna, ospita il relativo festival, organizzato e strutturato all'uopo dal professor Bruno Guerri.


sabato 8 settembre 2012

07.09.12 MUSICARTE NEI PARCHI 2012............Incontro con la musica da camera



Penultimo appuntamento con la rassegna musicale Musicarte Nei Parchi, tesa alla promozione della musica colta della nostra tradizione, organizzata dall’associazione culturale Musicarte e diretta dalla pianista Maria Gabriella Castiglione. Nella serata di venerdì 7 settembre la sede dell’Aurum di Pescara, diretta da Annarita Della Penna, ha ospitato, infatti, l’esibizione del duo formato dalla violinista Maria Vittoria Di Donato e dal chitarrista Massimo Di Gaetano, i quali hanno proposto un repertorio classico che parte da Vivaldi, fino ad arrivare a composizioni degli autori novecenteschi, attraversando Mozart. È stato possibile entrare in contatto, attraverso il concerto dei due musicisti, entrambi docenti all’istituto Braga di Teramo, con brani di alcuni dei più importanti autori del panorama che hanno lasciato il segno nella musica, tracciandone le origini. La serata è da considerarsi un viaggio nella musica colta ed anche nella cultura stessa dell’età classica ripercorsa.
Momenti emozionanti quelli regalati al pubblico presente, soddisfatto e orgoglioso di aver preso parte al concerto, in cui i due maestri hanno dato sfogo alla loro passione e preparazione, usufruendo solo di violino e chitarra acustica. Ricche variazioni di tono e di ritmo dei pezzi sono emerse dal diligente uso del violino, mentre dalla chitarra è emersa un sapiente uso dello strumento a corda, unito ad una decisa melodia prorompente nella variazione ritmica, da riflessiva ad andante, entrambi, questi, ritmi diligentemente decantati e musicati dai due artisti. Si proseguirà con la rassegna musicale dell’associazione Musicarte fino al 9 settembre quando, sul palco dell’Aurum di Piazzale Michelucci, si esibirà il pluripremiato chitarrista Andrea Castelfranato, tanto eclettico quanto innovatore, proveniente da Lanciano e conosciuto in tutto il mondo. Tante le aspettative del pubblico per questo ultimo evento della rassegna Musicarte Nei Parchi, giunta alla sua XVII edizione e dedicata, quest’anno, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in occasione del ventesimo anniversario della loro morte.

giovedì 6 settembre 2012

05.09.12 MUSICARTE NEI PARCHI 2012..........Harmonia Mundi in concerto



Serata di rivisitazione dei classici quella tenutasi Mercoledì 5 Settembre 2012 presso l’Aurum, in cui il gruppo corale Harmonia Mundi ha regalato al pubblico un degno momento di incontro musicale. 
Un connubio tra musica ed arte, come suggerisce il titolo della manifestazione Musicarte Nei Parchi, edizione, quella di quest’anno, organizzata in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in occasione del ventesimo anniversario della loro strage.
La serata è dedicata a Manuela Trifuoggi, figlia dell’ex - capo della procura di Pescara Nicola Trifuoggi, scomparsa quattro anni fa alla prematura età di 34 anni a causa di una malattia. Maria Gabriella Castiglione è la direttrice artistica della manifestazione, svoltasi all’interno della maestosa sala Michetti, in cui si è assistito all’esibizione del coro polifonico pescarese, guidato dalla direttrice Elisabetta Fusco e presieduto da Patrizia Starinieri. Vari i brani proposti, per lo più appartenenti alla tradizione folk - popolare, affrontati partendo dal sacro con l’Ave Maria di Ludovico Da Vittoria, fino ad arrivare a valorizzazioni profane e moderne di carattere regionale e nazionale, come le celebri Un bacio a mezzanotte e Nel blu dipinto di blu. Rassegna condotta nella musica classico – colta in modo diligente e sapiente, senza l’accompagnamento di alcuno strumento, riconoscendo agli artisti una particolarità melodica vocale, nonché ritmica degli orizzonti attraversati, in veste di omaggi musicali, come O sole mio, appartenente al repertorio campano. 

A delineare la propensione della struttura dell’Aurum nell’ospitare eventi culturali simbolici sono stati i toni acuti e dolci delle voci femminili del coro, uniti alle tonalità più gravi e prorompenti degli uomini, dando alla serata un carattere di esaltazione musicale che ha generato un notevole coinvolgimento dei presenti, accorsi numerosissimi e soddisfatti dai brani proposti, in cui spiccano, oltre a rielaborazioni identificative e autentiche del coro, come Nessun Dorma di Giacomo Puccini, originariamente eseguito usufruendo della fisarmonica, anche brani di elevato calibro, quali Vola Vola Vola, appartenente alla tradizione popolare abruzzese ed il Carnevale di Venezia di Gioacchino Rossi.


mercoledì 5 settembre 2012

02.09.12 La Serata finale del festival Settimo Senso



E siamo giunti al termine.........questa la frase con cui Andrea Di Bella, affiancato da Lisa De Leonardis, ha aperto la serata conclusiva del festival cinematografico dell'Aurum Settimo Senso. Viaggio – evento di tre giorni, riuscito nel suo intento di valorizzazione, grazie agli artisti partecipanti e alla buona organizzazione di Arianna Di Tomasso, prima fra tutti. Ad affiancare la direttrice artistica, varie personalità, tra cui la fotografa Silvia Mazzotta, promotrice del progetto l'Abruzzo dietro le Quinte, nonché Annarita Della Penna, padrona di casa della struttura culturale Aurum.

Tema principale della serata è stato quello della premiazione dei migliori corti selezionati, tra i quattordici trasmessi nei giorni precedenti, dall'attenta regia di attori e scenografi, anche rappresentanti della Rai. Premio della giuria popolare, costituito da un quadro realizzato da Angela D'Ercole, è andato al corto Nostos, mentre quello per il progetto video – scuole a Rambo game, realizzato dalla classe IV A della scuola elementare di Scafa, a significare il coinvolgimento esteso anche a un pubblico di giovanissimi. Trasmessa in diretta streaming su abruzzolive.tv, la serata può essere considerata un appuntamento importante ed entusiasmante, condotto in un viaggio multi – emozionale nato dall'incontro di diverse discipline artistiche, quali danza, musica, cinema, canto e recitazione, evento di rilevanza nazionale.
L'introduzione della manifestazione è stata affidata alle ginnaste della scuola Armonia d'Abruzzo di Chieti, presieduta dalla dottoressa Anna Mazziotti. Le ragazze, tra cui figurano ginnaste di spessore internazionale, guidate da Germana Germani, hanno accompagnato i presenti, attraverso brani come Figaro e Guarda che luna, unendo la ginnastica a movimenti di danza classica, moderna e contemporanea rivisitata in diversi generi, a partire dal rap fino ad arrivare a proposizioni hip – hop, nonché rivisitazioni continentali, tra cui balli indiani e orientali.

Accanto a questo delicato momento, si è distinta l'esibizione canora di genere rythm & blues di Simona Capozucco e Assunta Menna, prima di lasciare il palco ai Diesis in Condotta, i quali, dopo essersi esibiti anche nelle serate precedenti, hanno recitato componimenti di Gabriele D'Annunzio, cantato brani appartenenti alla tradizione popolare napoletana e altre celebri liriche; il tutto grazie alla voce di Barbara Pozzoli accompagnata dai due chitarristi Massimo De Cesare e Francesco Rigon, compositore anche delle musiche dello spot del festival, dal tastierista Alessandro Di Fabio e da Fabrizio Santamaita, alle percussioni. Band che ha saputo evidenziare nuovamente la propria preparazione e versatilità intrattenendo piacevolmente il pubblico.
La serata si è conclusa con l'improvvisazione degli Estrodestro, esibitisi in sketch divertenti e coinvolgenti con la loro tecnica, forma teatrale in cui non è previsto il copione.
L'intero evento, diluito in tre giornate e anticipato dal Premio Aurum, da considerarsi forma di comunicazione culturale che proseguirà fino a fine mese con mostre fotografiche, tra cui Oh my Dog di Claudio Di Carlo, per poi lasciare spazio ad altri iniziative, ha sicuramente valorizzato la città dannunziana, oltre a far riscoprire ad un pubblico più vasto Gabriele D'Annunzio stesso.



30.08.12 Via al festival cinematografico Settimo Senso



Dopo il successo del 29 Agosto, in cui è stato possibile assistere alla prima edizione del Premio Aurum, la location ha aperto le porte a Settimo Senso, festival cinematografico di cortometraggi coordinato dal comune di Pescara, dall’associazione culturale San Benedetto e dalla padrona di casa Arianna Di Tomasso, avvalsasi della collaborazione di Annarita La Penna, tra gli altri. Serata sbalorditiva in cui, dopo aver attraversato la lettura interpretativa di alcuni componimenti di Gabriele D’Annunzio da parte delle attrici Antonella De Collibus e Raffaella Micolitti, molto attente a delinearne la tematica trattata e professionali nelle tonalità, si sono esibiti i Diesis in condotta

La band, formata da sei ragazzi, ha allietato il pubblico con la riproposizione di molti pezzi in veste cover, a partire da Imagine dei Beatles. Viaggio musicale carico di emozioni e condotto diligentemente nei vari brani reinterpretati, tra cui la celebre ancora ancora ancora, in cui i musicisti si sono distinti per l’impegno e la reinterpretazione, elementi riscontrati anche in l’importante è finire, entrambi, questi, brani appartenenti alla discografia di Mina. Si è notato come le chitarre di Massimo De Cesare e Francesco Rigon, unite alle tastiere di Alessandro Di Fabio, donino alla band una buona impostazione melodica, a cui si aggiunge quella vocale di Barbara Pozzoli, entrambi elementi ritmati dalla batteria di Fabrizio Santamaita e strutturati dal basso di Giuseppe Renzetti. 

A regalare sorrisi e divertimento al pubblico ci hanno pensato gli Estrodestro, i quali si sono esibiti in sketch esilaranti, utilizzando i fondamenti dell’improvvisazione teatrale, intesa come arte interpretativa e creativa. Creazione e allestimento di situations comedy varie sul momento e di costruzione del rispettivo setting, dopo aver ottenuto suggerimenti dal pubblico presente in sala, accorso numerosissimo per assistere al festival, in cui sono previste, oltre alle esibizioni dei musicisti e improvvisatori, anche proiezioni di alcuni corti cinematografici. La presentazione è stata condotta, questa volta, da Andrea Di Bella e Lisa De Leonardis che, nell’introdurre i corti in concorso, diversificati tra categoria autori ed emergenti, ne hanno esplicato le tematiche. Il concorso si concluderà il 2 settembre con la premiazione del migliore tra i quattordici, selezionato da una giuria professionale, composta da attori, registi e scenografi, la cui votazione andrà ad unirsi a quella di una giuria popolare, scelta tra i presenti. Tra i corti, Lily’s pub di Carlo Pettinella, da cui emerge una buona musica di accompagnamento ed una storia che ruota intorno a più figure maschili; in Tiro a vuoto, invece, diretto da Roberto Zazzara, viene sottolineato il realismo delle tematiche messe in scena, tra cui i rapporti ed il disagio giovanili, mentre in Patchwork di Lorenzo Materazzo, la tematica giovanile viene portata ad un orizzonte riflessivo, narrando del viaggio di un ragazzo solitario, immerso nei suoi pensieri e nel suo senso di inadeguatezza. Tematiche giovanili e storico – popolari in Patchwork, Sarrancuni a mortilla e l’Anno che non piove, fino ad arrivare a I tweet di Mario Parruccini, altro cortometraggio di tematica realistica, in cui si affronta la storia di una ragazza con un forte bisogno di comunicare e di distaccarsi dalle piattaforme dei social network, come twitter.



29.08.12 Prima Edizione del Premio Aurum



La serata del 29 Agosto si è rivelata essere un incontro multiculturale tra personalità istituzionali e artisti, premiati e valorizzati durante la prima edizione del Premio Aurum, istituito al fine di rilanciare la struttura dell’Aurum e il territorio abruzzese. Il progetto è nato da un’idea di Arianna Di Tomasso, sviluppata con l’appoggio dell’amministrazione comunale e dell’associazione culturale San Benedetto ed è stato presentato dai numerosi ospiti intervenuti, tra cui il sindaco Luigi Albore Mascia, il professor Bruno Guerri, Gabriele Pomilio, figlio di Amedeo Pomilio, fondatore della fabbrica Aurum, in cui si produceva l’omonimo liquore, mentre, oggi ha lasciato il posto a quella che viene definita la fabbrica delle idee. 
















La manifestazione, inserita all’interno del D’Annunzio Festival, è stata condotta da Giuliano Gomez ed ha seguito un filone narrativo di tipo cronologico, aprendosi con un omaggio a Gabriele D’Annunzio, attraverso la lettura di alcuni suoi componimenti, prima di passare al “racconto dell’Aurum”, momento in cui si tracciano le origini della struttura e di come da essa sia stato ricavato un luogo di espressione artistica e culturale, definendolo un capolavoro dell’uomo.

È stato conferito il premio Aurum al regista Mario Di Iorio per la sua pellicola La figlia di Iorio, riproduzione cinematografica dell’omonima opera dannunziana. Il premio consiste in una particolare bottiglia dell’omonimo liquore, realizzata in ceramica dalla ditta SECA di Castelli, celebre per la produzione dei manufatti in ceramica. La proiezione del film sul maestoso schermo gigante, allestito sul palco centrale dell’Aurum, ha reso la serata un momento di evasione, oltre che di riflessione sul senso stesso della vita e sull’amore. Da un’analisi del lungometraggio, si può facilmente notare una ricchezza di costruzioni paesaggistiche e sceniche, esplicate in differenti piani – sequenza concatenati tra loro sul filo della narrazione, in cui Mila Di Cotra, ragazza dalla pessima reputazione, in quanto figlia di Iorio, mago del paese, inseguita inizialmente da diversi mietitori e rifugiatasi a casa di Ornella. Nel corso del film, diverse le tematiche tracciate, quali il ripudio della presunta donna di malaffare da parte delle altre donne del paese e il coinvolgimento emotivo del contadino Aligi, il quale, invaghitosi della ragazza, decide di proteggerla, al punto di uccidere suo padre Lazzaro, in procinto di fare violenza alla ragazza, che si assumerà la colpa dell’omicidio commesso, scagionandolo.
L’accompagnamento musicale e il linguaggio di tipo aulico per tutto il racconto rendono ancor più significativa la narrazione, contornata da diversi personaggi, tra cui San Cosma, figura, questa, probabilmente più saggia delle altre presenti nel mito narrato, in cui compaiono anche celebri attori del teatro abruzzese, come Ezio Budini e Milo Vallone. In conclusione, il film può essere considerato una fedele riproposizione in chiave cinematografica della storia dannunziana, nonché un omaggio al poeta pescarese, grazie alla partecipazione di notevoli figure, da cui spicca una singolare espressività e immedesimazione scenica, usufruendo anche dell’uso di costumi del tempo.

Sul palcoscenico, anche la pianista Angela Giancristofaro, conosciuta per il suo recente progetto Soundtracks, la quale ha allietato il pubblico, accompagnandolo in un viaggio emozionale attraverso le più belle colonne sonore dei celebri film, tra cui La vita è bella, Il pianista, Titanic e Colazione da Tiffany, eseguite in modo diligente, il tutto affiancato dalla riproduzioni di filmati estratti dalle stesse pellicole, rendendo, quindi, il momento un delicato incontro tra cinema e musica.
Una serata particolare e ben strutturata, grazie alla buona organizzazione che ha permesso al pubblico di entrare in contatto con svariati autori e molteplici rappresentazioni artistiche, interagendo con opere inerenti alla singolare location ospitante, al poeta Gabriele D’Annunzio e al territorio abruzzese.

venerdì 13 luglio 2012

PESCARA JAZZ con Tony Pancella quintet



In occasione del 40° anniversario del Pescara Jazz, dopo aver dato spazio agli eventi del 9 e del 10 luglio, in cui si sono esibiti Gianluca Esposito con il suo quintetto e il quartetto di Mario Romano, l’Aurum, trasformatosi in Pescara Jazz Village, ospita, durante la serata di mercoledì 11 luglio 2012, il quintetto strumentale di Tony Pancella, gruppo senza voci in veste acustica, formato da Gregory Rivkin alla tromba, Aldo Vigorito al contrabbasso, Pietro Iodice alla batteria, Paolo Recchia al sax alto, sostituto di Robert Anchipolovsky, e naturalmente il leader Tony Pancella al pianoforte. Si tratta di un piano a mezza coda, con cui quest’ultimo introduce gli altri musicisti sin dal primo brano, a partire dalle ore 21,30 circa. Come capita solitamente nella musica Jazz, infatti, in una prima parte dei brani il tema di fondo della canzone è proposto da tutti i musicisti, ognuno dei quali va poi ad eseguire uno o più assoli strumentali basati sull’armonia costitutiva del pezzo. Nel repertorio proposto, oltre a brani composti dallo stesso Tony Pancella, tra cui “Grace Hart”, e da Aldo Vigorito e Paolo Recchia, il quale ha dedicato la proposizione a Tom Jones, trombettista della scena jazz americana, anche quelli di altri artisti jazz di fama internazionale. Si procede con un ritmo sincopato, scandito da contrabbasso e batteria, per giungere ad una melodia avvincente data da piano e tromba, mentre il sassofono svolge il ruolo di mediazione tra le basi ritmica e melodica dei brani, configurandosi come punto di giunzione delle canzoni stesse, da cui è stato possibile notare una struttura circolare, essendo stato proposto nella parte conclusiva dell’esecuzione il tema iniziale.

Una serata particolare, in cui i musicisti, facendo tesoro della loro esperienza, hanno saputo regalare al pubblico presente un momento di incontro musicale con il Jazz, stile di musica che sarà artefice di tutte le prossime esibizioni, sia all'Aurum, in cui si esibirà questa sera il quartetto di Alain Caron, che al Teatro Monumentale Gabriele D’Annunzio, in cui sarà possibile ascoltare altri grandi artisti del panorama musicale internazionale, tra cui Wayne Shorter, Enrico Rava e Paolo Conte.


martedì 10 luglio 2012

AURUM: LA BELLEZZA DELLA STORIA, LO SPLENDORE DEL DOMANI





È una vera e propria fabbrica di cultura, sapere e idee: l’Aurum oggi si mostra al pubblico rifiorito di una nuova meraviglia, desideroso di esaltare il legame con il passato e pronto a spalancare le porte alle opportunità future, riconoscendosi come vero e proprio “marchio” della città di Pescara e non solo. L’Aurum è senza dubbio un luogo intriso di storia e fascino, localizzato in un sito che da sempre ha racchiuso un’anima culturale legata indissolubilmente alla sua gente: nel 1910 avviene la realizzazione del kursaal, “un luogo destinato al divertimento e alla ricreazione”, cuore della successiva struttura dell’Aurum, progettato dall’architetto Liberi secondo linee neoclassiche eleganti e raffinate, le quali compongono lo splendido doppio loggiato che incornicia ancora oggi l’ingresso; nel 1919 l’edificio riceve una nuova destinazione, convertendosi a nuova sede delle distillerie del dolce liquore tipico abruzzese , l’Aurum appunto, l’oro di Pescara. Dal momento che l’azienda necessitava di spazi adatti alla produzione, l’edificio ha per questo subito un ampliamento elaborato dall’architetto Michelucci che è riuscito a mettere in atto un progetto capace di combinare l’esaltazione della tradizione alla necessità di venire incontro al cambiamento di una società che vedeva nella fabbrica dell’Aurum la possibilità non solo di accrescere il mercato e la qualità dei prodotti locali, ma anche l’occasione di valorizzare l’intera zona che si inseriva così nei meccanismi relazionali della città. Intorno agli anni settanta la fabbrica termina la sua attività vendendo il marchio Aurum.
Dal 2003, dopo anni di abbandono, l’edificio viene sottoposto a un gran lavoro di ristrutturazione per essere trasformato in un rilevante polo culturale, un luogo di fermento artistico e intellettuale in grado di accogliere le più svariate forme di manifestazioni. L’intento prioritario di questo intervento è stato di “recuperare” quanto più possibile dell’antico edificio, rimuovendo i vari problemi strutturali e rivelando la freschezza e la magnificenza delle forme compositive. Ma alla bellezza architettonica si accompagna anche la volontà di consentire a un pubblico sempre più ampio l’accesso alla cultura e a tutte le sue espressioni, programmando eventi importanti, anche di portata internazionale: solo nel 2011 l’Aurum ha ospitato manifestazioni di grande calibro quali il “progetto Humani”, una rassegna di musica contemporanea che ha avuto come protagonista la “regina degli Skunk Anensie”, Skin-DJ set: un evento che è riuscito a coniugare un luogo ricco di storia e di memoria con il mondo dei giovani, un momento di svago e divertimento inquadrato in una cornice aurea. L’evento ha avuto un notevole riscontro, con il concerto che ha decretato il tutto esaurito riempiendo di vivacità il solenne piazzale Michelucci, acceso anche dallo spettacolo delle proiezioni video riprodotte sulle pareti del piazzale. L’evento ha rappresentato un momento fondamentale del progetto “Humani”, giunto alla seconda edizione nel 2011, e già considerato un nuovo modello di turismo giovanile che è riuscito a creare un festival di musica elettronica incorniciato dalla bellezza di edifici dal grande valore storico e culturale, inserendosi anche nei circuiti internazionali.
L’ecletticità di un luogo affascinante come l’Aurum trova conferma nella volontà di ospitare un evento come “Pescara vive azzurro”, tenutosi dal 29 settembre al 16 ottobre 2011: una serie di appuntamenti legati al mondo del calcio hanno aperto le porte alla città, accogliendo un pubblico ampio e variegato, coinvolgendo in prima persona nelle varie attività bambini, amanti del calcio e dello sport, persino i commercianti pescaresi impegnati nell’allestimento delle proprie vetrine con decorazioni attinenti la nazionale azzurra. Convegni, incontri, premiazioni, l’istallazione del “Museo itinerante del calcio”hanno accompagnato lo svolgimento di queste intense giornate che un grande riscontro di pubblico hanno reso magiche.
Una delle tante qualità dell’Aurum è sicuramente la presenza di ben 2498 mq di superficie espositiva, suddivisa in più sale e su più livelli, che hanno consentito l’allestimento di importanti mostre: prima tra tutte la mostra dedicata a “d’Annunzio, padre dello stile italiano”, a cura di Giordano Bruno Guerri, in cui sono stati esposti vestiario e calzature del Poeta, oltre a numerosi accessori e abiti femminili spesso disegnati proprio da d’Annunzio e provenienti dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, dalla collezione Luisa Baccara e dal Gruppo Brioni, nonché da altre collezioni private. Parallelamente una mostra fotografica ha messo in evidenza quanto l’influenza dello stile dannunziano sia forte tutt’oggi nel campo della moda, non soltanto in Italia.
Bisogna inoltre ricordare un altro grande appuntamento con l’arte che ha avuto luogo proprio all’Aurum: si tratta della grande mostra/evento dedicata alle immagini e alla grafica che hanno reso famosa l’innovativa rivista Frigidaire. “L’arte mai vista di Frigidaire” ha impegnato le sale dell’Aurum dal 5 aprile al 2 maggio 2012 e ha visto esposte tavole scelte di grandissimi artisti, quali Pazienza, Mattioli, Tamburini, Liberatori e molti altri, portavoce di un’arte meglio precisata nel “Manifesto dell’arte mai vista”, elaborato e firmato nel 1985 da Vincenzo Sparagna (direttore della rivista) e da Pazienza: un’arte “mai vista”, che esprime la necessità di riconoscere un’espressione che si colloca al di fuori del banale accademismo, un’arte che esprima la quotidianità, l’accidente e l’imprevisto estetico. All’esposizione si sono accompagnati interventi rilevanti di importanti esperti, quali il critico d’arte Achille Bonito Oliva.
Naturalmente il calendario per tutto il 2012 e il 2013 non manca di presentare grandi manifestazioni internazionali che coinvolgeranno un pubblico sempre più ampio: la creazione di “Europaurm” sarà un momento dedicato a importanti incontri che combineranno informazione, istruzione e divertimento. Inoltre per il 2013 ci si prepara ad accogliere le celebrazioni per i 150 dalla nascita di Gabriele d’Annunzio, e proprio l’Aurum ne rappresenterà il centro culturale di riferimento nazionale.
L’Aurum è una “fabbrica delle idee”in pieno fermento, un luogo “per tutti”, aperto a chiunque voglia relazionarsi con arte e cultura, pronto a proporre alternative sempre nuove e valide a un pubblico che si dimostra attento e desideroso di confrontarsi con idee stimolanti.