Settimana pescarese
iniziata degnamente all'insegna del coinvolgimento all'Aurum con il
progetto del 2009 di Reading and sound di Franco Mannella, il
quale si è esibito in un monologo letterario, durante la serata di
lunedì 10 settembre. Forte della sua preparazione e dei successi
riscontrati nei precedenti lavori, l'attore romano, affiancato dalle
collaborazioni musicali di Oberdan Fratini e quelle audio – visive
di Cristiano Milasi, ha intrapreso un appassionante viaggio nella
letteratura francese, interpretandone le opere allo scopo di
avvicinarvi gli spettatori, accorsi in considerevole numero
all'evento. Un momento rievocativo della letteratura parigina, che
per mezzo dell'accostamento di lettura e musica, ha reso la
narrazione più fluida e accessibile.
Il desiderio di
cimentarsi in questo lavoro è nato dalla passione dei tre fautori
dello spettacolo per il
docente francese Daniel
Pennac e in particolare per il suo libro Come un romanzo.
Dopo averne estratto
alcuni passaggi caratterizzanti, il lavoro dell'associazione
culturale Mal D'Estro,
fondata nel 2010 da Mannella, è stato quello di collegare
tutti i temi, interpretandoli anche con la gestualità e facendone
scaturire un percorso narrativo compiuto, una sorta di opera di
collage letterario.
Intimità, stupore, arte
e viaggio sono i temi principali che hanno dato vita all'indagine
condotta sull'orizzonte della lettura, da cui è emersa anche una
conseguente analisi sull'uso e sulla funzione del libro, temi uniti a
quello del piacere.
Il pubblico, entusiasta e
soddisfatto per l'opera dell'attore, ha potuto assistere a dialoghi a
due voci nello stesso momento scenico, differenziati dalla
professionalità dell'attore, il quale è riuscito a costruire un
vero e proprio show, facendo uso solo della dialettica, spigliata e
scandita in tutte le varianti vocaliche, a partire da quella narrante
del libro, a cui si accosta la tematica riflessiva. Sketch
colloquiali e intensi momenti drammatici si sono uniti a momenti di
spiccata comicità, attraverso toni variabili e sonorità delicate,
da cui è giunta una notevole emozione, trasmessa ai presenti in
chiave evocativa e celebrativa.
La lettura dovrebbe
essere considerata un dono e viene definita un modo di essere e di
agire che deve partire dalla volontà di trovare il tempo di leggere,
per cui andrebbe rivalorizzata perché stimolo all'apprendimento,
così come ha cercato di impartire ai suoi studenti l'autore
francese.
La serata, quindi, può
essere considerata un bel trascorso emotivo, dalla fruizione della
parola scritta all'espansione della stessa, attraverso la lettura
interpretativa di un bravo professionista della costruzione scenico –
teatrale, abile nel padroneggiare il palco.
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