Nell’articolo
che segue vengono prese ad esame le mostre di Fabio De Santis
Scipioni e di Sara Pellegrini, allestite presso l’Aurum di Pescara.
La prima, inaugurata il 27 settembre, è stata posizionata nelle sale
Cascella fino al 18 ottobre, mentre l’altra in sala D'Annunzio dal
29 settembre al 27 ottobre.
Testo
unico è il titolo del
nuovo progetto di Fabio De Santis Scipioni, il quale intende
presentare il suo nuovo ciclo pittorico, mettendo in parallelo la sua
visione interiore e gli elementi della vita quotidiana, trasposti in
una rassegna allucinante e spiazzante. Opere costruite con sapienza e
furore in un atteggiamento intimo di scoperta del mistero e di
rivelazione della verità per eccellenza, celata dietro la realtà
che l’uomo vive ogni giorno. Il risultato è un racconto narrativo
diligentemente costruito, schematico nella disposizione e al tempo
stesso profondo nel vissuto dell’artista, immerso nel silenzio
della pittura da cui sembra far trasparire una voce e una qualità
enigmatica, destando interesse e curiosità in chi osserva.
Ricerche,
studi e approfondimenti sono le parole chiave per identificare,
invece, la mostra intitolata Allegorie
di Trascendenza
di Sara Pellegrini. L’autrice termolese racconta, attraverso
disegni e realizzazioni, le fasi della sua maturazione e acquisizione
di un’identità artistica, raggiunta dopo un lungo percorso,
meditato e vissuto intensamente. Vent’anni di evoluzione raccontati
in queste 90 opere, in cui si nota una compiutezza rappresentativa,
perseguita gradualmente e sapientemente dall'artista, le cui opere
sono state già esposte in varie gallerie di Pescara, suscitando
emozioni ripetute.
Queste
ed altre le mostre ospitate dalla fabbrica delle idee di Pescara,
reduce dal successo ottenuto per tutti gli eventi promossi, tra cui
quelli del D'Annunzio Festival, organizzati in omaggio al poeta
abruzzese, di cui l'anno prossimo sarà celebrato il 150°
anniversario della nascita, ricorrenza per cui, sicuramente, la
direttrice dell'Aurum Annarita Della Penna e il professor Giordano
Bruno Guerri, direttore del Vittoriale degli Italiani, prepareranno
qualcosa di particolare, nella sua città natale.
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