sabato 22 dicembre 2012

Il valore dell'eccellenza.............l'Abruzzo che non si arrende



Appuntamento prestigioso, quello tenutosi all’Aurum di Pescara in data martedì 18 dicembre, in cui si è potuto assistere alla premiazione delle eccellenze abruzzesi 2012. A presiedere la manifestazione, il presidente del consiglio regionale d’Abruzzo Nazario Pagano, affiancato dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e da Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara. Sarebbe dovuto essere presente anche il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi, chiamato, però, per impegni amministrativi a Roma. Questi riconoscimenti, certamente, daranno alla nostra regione un posto di maggior rilievo culturale nel panorama nazionale.

Premio europeo, costituito da una targa ed un piatto in ceramica realizzato a Castelli a Daniele Kihlgren, imprenditore italo – svedese, meritevole di aver investito tutto il suo patrimonio nel recupero di Santo Stefano di Sessanio, comune dell’aquilano, trasformandolo in un albergo diffuso. Passo indietro di cento anni nella storia quello che si vive alla visita della borgata, ottimo rifugio dal caos e patrimonio di elevato valore artistico, progetto che sta trainando da solo la ripresa economica del centro dal terremoto catastrofico che ha coinvolto tutta la provincia dell’Aquila e dintorni.
Giuseppe Ranalli, invece, presidente del gruppo teramano Tecnomatic, ha ritirato il premio per la sua industria, azienda di componenti per auto ecologiche che, puntando sull’innovazione, ha sviluppato tecnologie ad hoc per il motore elettrico, da cui sono attratte molte case automobilistiche, al fine di fronteggiare la crisi economica nazionale ed internazionale. Tra i progetti della società, si vantano collaborazioni con la Gm, Chrysler e Ferrari, di cui la Tecnomatic è tra i fornitori di componenti.
A Niko Romito è andato il premio per la sua cucina, sviluppata e ottimizzata dopo varie avventure, come ha raccontato lo stesso. Avvalendosi della spinta della sorella, lo chef, partito dal “Reale” di Rivisondoli con la conquista delle due stelle Michelin, è diventato uno dei testimonial più efficaci di tutto l’Abruzzo, autodidatta e celebrato da importanti guide gastronomiche del Paese, nonchè gestore dell’attività in un convento cinquecentesco ristrutturato a Casadonna, nei pressi di Castel di Sangro, prestigiosa location valorizzata dalla sublime cucina di Romito.
Il vino più buono d’Italia è stato riconosciuto da importanti degustatori, tra cui Luca Gardini e Andrea Grignaffini, nel Trebbiano D’Abruzzo 2007 dell’azienda Valentini. A ritirare il premio è il presidente Francesco Paolo Valentini, felice per aver forse un po’ acceso l’attenzione sul trebbiano e sulla zona di produzione. In cima alla top list dei 50 migliori vini del Belpaese, il Trebbiano è un vino bianco, con cui Valentini, unendo passione ad amore per la sua terra, ha raggiunto quella classifica che, solitamente, è riservata ai vini rossi.

Ad accompagnare tutta la celebrazione, rendendola un momento ancor più colto e celebrativo, ci hanno pensato i maestri Luca Lucini e Mario Stefano Pietrodarchi, i quali, attraverso un’esibizione musicale, hanno reso il tema del pomeriggio ancor più profondo. I brani eseguiti dai due strumenti melodici, il bandoneon per Pietrodarchi, simile ad una fisarmonica e la chitarra classica per Lucini, vertono su temi spagnoli e argentini del tango e flamenco, soprattutto ripercorsi con musiche di Ramirez e Piazzola dagli strumenti dei due musicisti. In particolare, la chitarra di Lucini, vincitore di svariati concorsi, è stata costruita da un liutaio portoghese (cit. Mo Luca Lucini). Esibitosi anche in mondovisione da Betlemme per la messa di Natale, in diretta sulla Rai, Pietrodarchi, dopo aver vinto molteplici concorsi nazionali ed internazionali, ha sviluppato una musicalità raffinata e brillante, lavorando anche con Andrea Bocelli, tra gli altri.