È partita dall’Aurum di
Pescara la prima edizione di White 30, iniziativa ideata e organizzata dal team
della Zilù Srl e promossa da GivìLulù, storica azienda tessile della città
adriatica. Quattro gli appuntamenti inerenti la manifestazione, tra cui The White Gallery, lo spazio fotografico
riservato a scatti realizzati e selezionati dalla fotografa Manuela Kalì; si
prosegue con White Moments e White Hundred, rispettivamente spazi
all’acrobazia e ai cittadini, i quali sono chiamati a scrivere i propri
contributi per l’Italia su un rullo di stoffa bianca lungo cento metri; accanto
a questi momenti di interazione, spicca l’appuntamento con Next White Book, spazio a giovani autori letterari emergenti, i
quali presenteranno i propri lavori durante tutto il mese di Giugno. Partita il
5 Giugno con “il re della savana” di
Roberto Melchiorre, la rassegna ha ospitato poi Mario Granozio e il suo “Argo” in data 7 Giugno 2013 presso la
location della cultura adriatica.
Il protagonista, Argo,
è un giovane contadino che vive in Grecia con l’anziano padre, lavorando la
terra, stagione dopo stagione. Il fulcro narrativo sta proprio in questa sua
condizione esistenziale, stravolta dalla notizia di un differente destino,
rivelatogli dal padre in prossimità della morte. Da qui inizierà il duro
travaglio del cambiamento che lo porterà, probabilmente, a divenire custode
delle chiavi divine, denotando un intreccio narrativo allettante.
Mario Granozio |
Argo
nasce dalla voglia di ritrovare speranza nel futuro
– queste le parole dell’autore, il quale sembra soddisfatto del risultato
ottenuto con il suo racconto fantasy nato come una saga di racconti. Sperando
di arrivare ad un largo pubblico con la sua opera letteraria, l’autore salernitano
rivela la motivazione e lo spunto che hanno portato ad Argo, una necessaria
riscoperta della fiducia nella vita e della gioia di vivere, attraverso un
racconto fantasioso che, talvolta, potrebbe sembrare fuori dagli schemi ma che
tende a portare i lettori in una dimensione di pace e di sogno, nella fantasia
appunto.
Il secondo appuntamento
della rassegna Next White Book si è
rivelato, quindi, un incontro con la poetica di un autore fantasy spinto ad
identificare in Argo un simbolo di speranza ultraterrena, vista l’insoddisfazione
generale che perdura nel nostro Paese a causa della costante crisi.
Appuntamento alle 18,00 di mercoledì 12 Giugno con Salvatore Amedei, il quale
avrà l’occasione di presentare il suo “48
morto che parla” alla cittadinanza di Pescara, presso la fabbrica delle
idee, situata in largo Gardone Riviera e gestita dalla dottoressa Annarita
Della Penna.
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